“L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mc 10,9)
Ancora un invito ad avere la trasparenza di cuore, quella che permette di entrare nei fatti, anche i più dolorosi con la libertà di un bambino.
E in verità ce ne vuole di fronte alla proposta di Gesù che ribadisce l’indissolubilità del matrimonio mentre il quotidiano segna atteggiamenti profondi di mutamento nei confronti della vita di tutti i giorni.
Parlare nella verità con misericordia anche a chi, avendo provato il fallimento del proprio matrimonio, la sofferenza di una separazione, rischia di trasformare il vincolo in un fatto relativo: se è andata male a me, non è possibile credere nella fedeltà dell’amore per tutta la vita.
Se tanti non ce la fanno non è onesto considerare il limite come una condizione generale. Nella mente di Dio la solitudine di una delle parti non è prevista: l’uomo è fatto per essere famiglia, per essere completamento, perché l’uomo e la donna siano una sola carne.
Non sempre l’unione tra un uomo e una donna riesce ad essere stabile, nei momenti di fragilità, d’impoverimento del rapporto, capita che possano voltarsi le spalle.
I valori in cui il cristiano crede implicano la difesa della famiglia come valore fondamentale della vita e per questi bisogna lottare.
don Walter, vostro parroco.