“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15)
La Parola correrà veloce e porterà agli uomini la speranza: sopra di noi il cielo è stato sfondato. L’Ascensione di Gesù è il giorno in cui il cielo si è aperto. Il cielo è il Trono di Dio e la terra il suo sgabello. Cristo, il Figlio di Dio che nella carne umana è salito al Padre, proclama la fine dell’opposizione: non c’è un Dio contro, non c’è un Dio distante dagli uomini, non c’è un Dio diviso dalla terra, anche se Dio resta il totalmente altro, la sua differenza dall’uomo rendono possibile la speranza che la nostra storia sia redenta.
“Andate, non state a guardare il cielo!” Credere non è semplicemente professare una fede, ma avere la forza, il coraggio, la speranza di potercela fare a convertire il mondo, a trasformarlo, a renderlo una casa abitabile, degna di ogni uomo. Dio ha sfondato il cielo ma dall’alto vede ancora una terra incapace di aprirsi alla fiducia nell’altro e di sfondare le barriere della differenza. Una fede fragile provoca l’aborto del coraggio. Il Signore sale al cielo e ci chiede di portare a tutti la buona novella e noi, forte dell’unica certezza che Gesù sta dalla nostra parte, possiamo e dobbiamo lottare perché la terra si trasformi in bellezza.
don Walter vostro parroco