“GESU’, BUON PASTORE, DONA A NOI LA SUA VITA”
La quarta domenica di Pasqua è chiamata “del Buon Pastore” ed è la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Gesù è il nostro pastore, che ci conosce uno ad uno e ci chiama per nome. L’immagine è molto ricca ed era familiare agli ascoltatori di Gesù: il pastore è colui che custodisce, che conosce, che dona la vita.
Gesù è il buon pastore che si prende cura della vita di ciascuno di noi; ci custodisce; gli stiamo a cuore; c’è un legame di appartenenza che ci unisce a Lui. Non ha pretese sulla nostra vita, ma aspetta che ci lasciamo prendere tra le sue braccia.
Il pastore conosce il suo gregge! Il desiderio di Dio è quello di conoscerci. Gesù vuole conoscerci, stare con noi, “ascoltare” la nostra vita. Ma siamo noi che abbiamo bisogno di lasciarci conoscere e accettando di stare con lui scopriamo la verità più profonda di noi stessi! Scopriamo che in fondo il nostro cuore è stato creato per accogliere l’amore di Dio, tutto l’amore che lui ha per noi.
Il pastore dona la vita. Colui che ci custodisce e desidera conoscerci (= amarci) è disposto a donarci un amore totale, tutta la sua stessa vita. Essere custoditi e conosciuti da Gesù ci dona la possibilità di una relazione nuova con lui, con noi, con gli altri.
Ogni vocazione nasce dall’incontro con Gesù e da questo incontro tra due libertà nasce il cammino vocazionale. La libertà di Dio di cercarmi, custodirmi, conoscermi e la nostra libertà di rispondere sì a questo dono d’amore che il Signore ci offre. Senza questa scintilla di libertà, che fa scattare un rapporto d’amore, non c’è vocazione, non c’è cammino e non c’è neanche amore.
don Francesco, vostro parroco