Quarta Domenica di Quaresima

“L’ABBRACCIO DEL PADRE  MISERICORDIOSO” 

Nel Vangelo di Luca al capitolo 15° troviamo un “trittico”  costituito da tre parabole raccontate da Gesù, sul tema della  misericordia, con un pannello centrale che potrebbe avere come  titolo “il cuore di un padre”, e con due pannelli laterali: la pecorella  smarrita e la dramma perduta. Le parabole che vogliono  giustificare la vicinanza di Gesù ai peccatori, si concludono con un  ritornello che è un invito a far festa e a rallegrarsi perché la pecora  è stata riportata all’ovile, la moneta è stata ritrovata, il figlio che si è  allontanato dalla casa paterna è ritornato. La parabola ci presenta  Dio come un Padre misericordioso, che prepara una festa al figlio  prodigo e invita il fratello maggiore alla riconciliazione. 

In questa parabola è sintetizzata la storia della salvezza:  l’alleanza, il peccato, la conversione, la festa per tutti. Il peccato  nasce dalla sfiducia in Dio che porta a concepire l’allontanamento  da Lui come libertà. Nella precarietà, sopraggiunta dopo aver  sperperato tutto, il figlio minore rientra in se stesso. Capisce il suo  errore, il suo peccato, premessa necessaria per ritornare nella  casa dalla quale si era allontanato. Prende coscienza di aver  perduto la sua dignità di figlio e desidera tornare. Ad attenderlo  trova suo Padre, che lo vede da lontano, prova compassione per  lui, gli corre incontro, lo abbraccia, lo bacia e fa festa.  

Il Padre vuole che questa festa sia per tutti e per questo invita  anche il figlio maggiore, chiuso nel suo egoismo, a superare il  criterio dell’avere e del calcolo e a riconciliarsi con il fratello.  

Buona continuazione del cammino quaresimale. 

don Francesco, vostro parroco