III Domenica del Tempo Ordinario

“OGGI SI E’ ADEMPIUTA QUESTA SCRITTURA” 

Ancora una volta il Signore ci convoca in assemblea  santa, perché ci riconosciamo popolo riunito nel nome del  Signore, per celebrare le sue lodi e la sua grandezza, e per  accogliere i suoi doni (la Parola e il Pane della Vita).  

E’ Gesù vivo che incontriamo in ogni Santa Messa.  Egli ci parla come ad amici e con la Sua Parola ha il  potere di trasformare, per l’azione dell’unico Spirito, le  diverse membra che compongono le nostre assemblee,  nell’unico Corpo di Cristo.  

La Parola che ascoltiamo in questa 3^ domenica del  tempo Ordinario ci invita a prostrarci dinanzi al Signore, in  questo giorno a Lui consacrato, e a tendere l’orecchio per  accogliere l’annunzio di gioia e di speranza, nella certezza  che proprio il Signore guida il suo popolo. Gesù nella  sinagoga di Nazareth si fa nostro maestro e, su mandato del  Padre, ci offre il programma del suo ministero: l’anno di  grazia del Signore. E’ la bella notizia (= Vangelo), annunzio  di gioia per destinatari privilegiati che tali non sono secondo  la logica e le categorie umane: la gioia ai poveri, la libertà ai  prigionieri, ai ciechi la vista, agli oppressi l’affrancamento  dalla schiavitù. Per quanti aderiranno alle parole di Gesù,  non c’è solo la garanzia di una grazia, ma anche la  promessa di vita. 

Proprio per questo la Chiesa è chiamata dal suo  Signore ad annunciare il Vangelo, facendo emergere da  questa Parola di vita quella carica di liberazione che è  buona notizia per ogni persona e per ogni tipo di povertà.  

don Francesco, vostro parroco