XXX Domenica del Tempo Ordinario

“BARTIMEO, MODELLO DEL CREDENTE” 

Ogni cristiano che crede in Gesù Cristo, percorre nella vita il  pellegrinaggio della fede. E oggi è invitato a fare propria  l’invocazione di aiuto del cieco Bartimeo: a chiedere nella  preghiera il dono rinnovato della luce interiore. Quella luce che  illumina i passi di un cammino, talvolta oscuro, verso la salvezza,  verso quella realtà di comunione con Dio che è un già e un non 

ancora.  

Ogni volta che celebra l’Eucaristia, il credente invoca – come Bartimeo – il Signore, affinché abbia pietà. Ogni uomo è  invitato a chiamare Gesù, rivolgendosi a lui attraverso una  preghiera che è insieme invocazione di perdono e di aiuto. E’ il  grido di chi aspira alla liberazione, alla salvezza e confessa la  sua fede nel Salvatore. Questo cieco è il modello dell’uomo che  accede alla fede e diviene discepolo di Cristo. Bartimeo confessa  la sua fede in Gesù, Figlio di Davide. Ogni credente, nella storia  di Bartimeo, può leggere il proprio cammino. Nell’incontro con il  Signore ci è donata una luce, capace di penetrare gli angoli  più remoti di tutta l’esistenza e renderli luminosi e limpidi. 

Allora anche noi possiamo “gettare il mantello dell’uomo  vecchio”, per seguire con rinnovata fedeltà il nostro Signore e  Salvatore.  

Bartimeo, ex cieco, ci vedevi già meglio della folla che ti  circondava e ti diceva di tacere, ma tu vedevi bene il tuo  salvatore. E quando ti ha chiamato, con il mantello hai buttato via  il vecchio Bartimeo: ti aspettava una vita nuova. La sua voce era  già il miracolo e quando hai visto il suo viso hai contemplato  l’amore di Dio davanti a te. L’hai seguito verso la croce e ora sei  con lui sempre. Chiedi per noi la sua luce e anche noi vedremo  come te.  

  

 don Francesco, vostro parroco