XXVII Domenica per annum: 7 ottobre 2018

 “L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mc 10,9) 

Ancora un invito ad avere la trasparenza di cuore, quella che permette di entrare nei fatti, anche i più dolorosi con la libertà di un bambino. 

E in verità ce ne vuole di fronte alla proposta di Gesù che ribadisce l’indissolubilità del matrimonio mentre il quotidiano segna atteggiamenti profondi di mutamento nei confronti della vita di tutti i giorni. 

Parlare nella verità con misericordia anche a chi, avendo provato il fallimento del proprio matrimonio, la sofferenza di una separazione, rischia di trasformare il vincolo in un fatto relativo: se è andata male a me, non è possibile credere nella fedeltà dell’amore per tutta la vita. 

Se tanti non ce la fanno non è onesto considerare il limite come una condizione generale. Nella mente di Dio la solitudine di una delle parti non è prevista: l’uomo è fatto per essere famiglia, per essere completamento, perché l’uomo e la donna siano una sola carne. 

Non sempre l’unione tra un uomo e una donna riesce ad essere stabile, nei momenti di fragilità, d’impoverimento del rapporto, capita che possano voltarsi le spalle. 

I valori in cui il cristiano crede implicano la difesa della famiglia come valore fondamentale della vita e per questi bisogna lottare. 

don Walter, vostro parroco.