XXVI Domenica del Tempo Ordinario

“CHI NON E’ CONTRO DI NOI, E’ PER NOI” 

In questa domenica Gesù ci chiama ad accogliere con  fiducia la Sua Parola, affinché possa portare frutto; ci invita a  divenire discepoli universali, credenti senza frontiere, capaci di  gioire che si compia il bene indipendentemente da chi lo  realizza. Lo Spirito di Dio agisce anche fuori della Chiesa. Ogni  credente riceve lo Spirito. Nessuno può pensare di “avere  l’esclusiva”! Dio sparge il suo Spirito su tutti i suoi figli, affinché essere profeta – essere portatore della Parola nel  discernimento e nella testimonianza – non sia più riservato ad  un’elite, ma dote di ogni cristiano. 

Nel testo del Vangelo di Marco, Gesù insegna ai discepoli  a guardare tutti con un’ottica evangelica: chi non è contro di  loro, è con loro. La discriminante non è l’appartenenza al  gruppo, ma la fede in Gesù, anche se poi la fede conduce  alla comunità dei credenti. Ai discepoli Gesù insegna a  guardare alla salvezza del mondo come ad un’opera ben più  vasta che la sola appartenenza alla Chiesa. Lo Spirito soffia  dove vuole. Non appartiene a nessuno. Vive nel cuore degli  uomini e delle donne che combattono il male e operano il bene.  Bisogna saper riconoscere la sua opera e gioire del bene,  invece di provare gelosia o inquietudine. Lo Spirito suscita  ovunque gesti di condivisione, di solidarietà, al di là delle  appartenenze. 

Apostolo prediletto, ti sei fatto portavoce di una iniziativa  che a te e agli altri era sembrata logica e giusta: “Non puoi  nominare Gesù!” Già nello sguardo del maestro hai letto lo  sbaglio fatto, avevate dimenticato Mosè: “Magari tutti fossero  profeti”. Ti sei guardato dentro e hai trovato un occhio che  rendeva gli altri avversari di un’opera solo tua e degli altri  amici. Ma l’hai cavato, sei stato forte, e lo Spirito te ne ha dato  uno capace di penetrare, come aquila, le profondità di Dio..  

 don Francesco, vostro parroco