XXI Domenica del Tempo Ordinario

SOLO IL SIGNORE HA PAROLE DI VITA ETERNA” 

Il discorso di Gesù sul Pane di vita, nella sinagoga di  Cafarnao, si conclude in maniera brusca e drammatica. Gesù  vuole che tutto sia chiaro, senza malintesi. L’evangelista  Giovanni descrive le reazioni dei discepoli, che ascoltano le  sue parole. Quelli che non credono si sentono urtati. E a  partire da quel momento molti si allontanano da lui. Già si  profila il rifiuto e la passione che lo attendono. 

Gesù ha parole dure. Invita ciascuno a prendere  posizione, a decidersi per lui. Ecco perché il Maestro, che  conosce fino in fondo ciò che c’è nel cuore di ciascuno,  domanda agli apostoli: “Volete andarvene anche voi?” Questa  domanda manifesta un senso molto acuto di libertà. Gesù non  vuole trattenere nessuno. Pietro dà risposta a questa  fondamentale domanda con parole chiare: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna!” Non solo Gesù  parla bene e i Dodici subiscono il fascino delle sue parole, ma  ha una parola che fa vivere. In lui c’è la verità, in lui c’è la vita.  E’ una professione di fede che scaturisce dal fondo del cuore,  al di là di ciò che di Gesù è umanamente incomprensibile.  Quel giorno si è sicuramente impresso nel cuore dei discepoli,  perché mentre tutti se ne andavano, loro hanno deciso di  restare con lui. In ogni Eucaristia il cristiano è chiamato a  rendere grazie, per l’opera che Dio continua a compiere nei  credenti attraverso il dono dello Spirito.  

Pietro, apostolo di Cristo, sei stato molto attento a quello che  Gesù ha detto; non ci hai capito molto; hai intuito una bella  notizia. Nella tua risposta alla domanda di Gesù c’è la  consapevolezza di non aver capito, ma anche il desiderio di  seguire Colui che è la vita eterna per tutti!  

 don Francesco, vostro parroco