2 Domenica di Avvento

"Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore" (Mc 1,3)

Avvento
non è come la la fila che fai al negozio per acquistare i regali,
non è un’attesa forzata,
è un cammino di libertà nella fedeltà.

Nell’avvento ognuno di noi è atteso da Dio.
Ognuno di noi si accorgerà
che sapersi atteso lo farà percepire che la sua vita vale e vale molto.

Non siamo attesi da uno qualsiasi, ma da quel Dio che per noi ha dato tutto se stesso e non smette mai di amarci.

Attendi qualcuno?
Vagli incontro, non perdere quest’occasione,
cogli l’attimo di gioia che ti accompagnerà per tutta la vita.

L’avvento è trovare il tempo per fare deserto dentro di noi e ascoltare la voce dei profeti.

Io aspetto la venuta del Signore, la sua consolazione è alle porte, ma non resto con le mani in mano. “Spiano nella steppa la strada per il nostro Dio” (Is 40,3) “mentre aspetto e affretto la venuta del giorno dell’incontro” (2Pt 3,12).

Aspettare a affrettarsi è agire cristiano. Per il credente la pazienza non è rifiuto dell’impegno, anzi è lotta coraggiosa con diverso stile per trasformare la terra. La gioia definitiva verrà nel momento in cui tutti gli uomini si affretteranno a correre verso il Signore, ma più tenacemente costruirò la città terrena come frontiera di concordia, più questo mondo, attraverso il mio impegno, si trasformerà, anticipando il ritorno del Maestro.